venerdì 28 giugno 2013

Chi ben
comincia
è alla metà
dell’opera

Le intenzioni programmatiche appaiono buone.
Almeno per quello che abbiamo ascoltato giovedì pomeriggio nell’aula Massimo Di Somma dove Andrea Tassone, dopo il giuramento di rito, ha tenuto la prima seduta del consiglio municipale spiegando gli obiettivi del suo governo ma soprattutto i presupposti dai quali intende partire per amministrare questo territorio.
Gli assessori appena appena nominati sembrano animati da buone intenzioni, i consiglieri, salvo quella quota fisiologica che aspettiamo alla prova, appaiono capaci e motivati.
C’è sicuramente qualche “pecora nera” ma confidiamo di “smacchiarla” magari dalle pagine di questo giornale.
Insomma c’è da essere ottimisti almeno rispetto al recente passato con i 5 anni dell’amministrazione Vizzani e del Centrodestra caratterizzata da troppe incertezze, per essere gentili, e soprattutto da una serie di decisioni che hanno lasciato perplessa, sempre per essere gentili, la cittadinanza.

venerdì 21 giugno 2013

La solita
figura da
peracottari

Forse sono troppo vecchio perché mi lasci ancora una volta trascinare dall’ira.
Ma se c’è una cosa che ancora oggi mi fa imbufalire è vedere i tentativi di truffa verso coloro che non si possono difendere o perché non padroni della lingua o perché neppure sospettosi di fronte a questi tentativi.
E nessuno mi venga  a dire che “queste cose non succedono solo in Italia”. Come inviato ho girato il mondo – Usa, Costarica, Argentina, Colombia, Guatemala, Romania, Polonia, Germania, Australia, Thailandia, Albania, Yugoslavia, Egitto, Francia, Russia – e mai, dico mai, salvo qualche sporadico caso e sempre ad opera di “compaesani”, sono stato soggetto a truffe, o meglio tentativi di truffe, come quelle alle quali mi è capitato di assistere in questi giorni ai danni di alcuni harleysti giunti sul nostro litorale per festeggiare i 110 anni della casa motociclistica americana.
Consentitemi un solo piccolo personale ricordo: mi trovavo a Sidney che come è noto è una città che si distende su alcune isole, attraversata, almeno nella sua parte centrale, da due grandi arterie, la prima a senso unico in discesa, la seconda a senso unico in salita. Dovevo sviluppare un rullino fotografico alla Kodak da inviare subito al giornale e presi un taxi. Al momento di pagare la corsa a fronte dei cinque dollari australiani segnati dal tassametro, l’autista, un discendente dei deportati della Guerra del Cent’anni, (sottolineo un discendente dei deportati della Guerra dei Cent’anni), me ne chiese solo quattro. Il motivo? Aveva sbagliato nell’imboccare una traversa e quindi non era giusto che pagassi il suo errore!  Che altro aggiungere! 
Dei dettagli di questi tentativi di truffa di cui sono stato testimone in questo fine settimana, vi invito a leggere il “servizio” di apertura a pag 5 di questa edizione con  l’intervista ai due motociclisti, marito e moglie, tedeschi; nello specifico vi dico solo che mi sono vergognato di fronte ad episodi come quelli che anche qualche altra testata giornalistica ha evidenziato.
Mi spiace solo per quei tanti commercianti onesti, a fronte degli altri gargarozzoni”,  ai quali non è stato reso certo un buon servizio né in termini economici né in termine di immagine.
E non serve consolarsi dicendo: la prossima volta non succederà”.
Succederà, succederà…

venerdì 14 giugno 2013

Sed libera
nos a malo
Amen

Troppo facile adesso dire “liberaci dal male”, come recita il Padre Nostro, riferito al Centro Destra che proprio per questo è incappato nella sua più sonora sconfitta elettorale dalla sua fondazione ad oggi.
Così come sarebbe troppo facile adesso fare dell’ironia sui Suv di Fiorito, i “parenti” di Alemanno, i coni gelati della famiglia Tredicine.
E per amor di pace salviamo  le “strisce blù” di Giacomo Vizzani, le piste da sci di Augusto Bonvicini e la festa della pizza di Luigi Zaccaria. Che infatti hanno pagato a caro  prezzo la loro arroganza e la loro sventatezza.
C’è solo da augurarsi che quei tempi siano finiti.
Che insomma cominci una nuova fase. Con buona pace di chi alzando gli occhi al cielo si affida alla bontà di Nostro Signore.

venerdì 7 giugno 2013

Quei pochi
Direttori
Indimenticabili

Amici lettori, per una volta permettetemi un ricordo molto personale.
Come potete leggere a pag 11 di questa edizione, è morto la scorsa settimana a Milano a 72 anni dopo una lunga malattia Giuliano Zincone, inviato de Il Corriere della Sera e Direttore Responsabile negli anni 85’ de Il Lavoro, quotidiano di Genova.
E’ stato in questa veste che io l’ho conosciuto.
Avevo 35 anni ed ero collaboratore politico - sindacale dalla Sala Stampa San Silvestro proprio di quel quotidiano che fu diretto da Sandro Pertini e, molti anni dopo, proprio da Giuliano Zincone.
Avevo occasione di incontrarlo quando dalla sede genovese di Salita Di Liegro scendeva a Roma, occasionalmente per congratularsi, spesso per tirarci le orecchie, mai però con presunzione o supponenza. Eh sì che lui avrebbe anche potuto permetterlo come “prima firma” del Corsera e tra i migliori inviati italiani!
Soprattutto di lui ricordo il suo odio viscerale per le auto: non aveva la patente che non aveva mai voluto prendere  ed ogni volta che saliva in macchina con me, quando andavamo a qualche manifestazione la prima frase che diceva era: “mi raccomando piano, stai attento, non correre”.
Tutto qua.
Mi mancherai, Direttore!