E adesso
facciamo
i conti
Fossi, ma evidentemente non lo sono, il direttore di “Bild Zeitung” uno dei più diffusi quotidiani tedeschi con le sue quasi tre milioni di copie giornaliere vendute, questa mattina avrei preso dei duri provvedimenti disciplinari nei confronti del titolista e del Redattore Capo, che all’indomani della vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra ed in previsione dello scontro con la Germania avevano un po’ troppo presuntuosamente titolato in prima pagina, con tanto di foto dell’Italia: “E adesso facciamo i conti”.
E’ buona regola nella nostra professione infatti, e l’ esperienza me lo ha confermato, che non è mai opportuno prestare il fianco a previsioni che poi potrebbero essere smentite dai fatti provocando, quando va bene, la sottile ironia di chi si è visto svillaneggiato, e quando va male, l’irata risposta che è lecito attendersi.
Ieri sera, giovedì, l’Italia ha impartito una lezione di calcio ai tedeschi, su un campo infame e malgrado le 48 ore in meno di riposo rispetto a Gomez e compagni. Una lezione di calcio inequivocabile, che non lascia adito a dubbi e punisce la prosopopea tutta teutonica di ritenersi, come recita il suo inno nazionale “uber alles” e cioè “sopra tutto”.
Adesso sarebbe facile, pur nella nostra modestia di settimanale, fare dell’ironia su “quell’adesso facciamo i conti”, sottolineare che i conti sono stati fatti e nel computo del dare e dell’avere il bilancio non è certamente a favore dei “bianchi” teutonici. Sarebbe facile ma commetteremmo quell’errore di presunzione in cui è incappato il “Bild” e chissà un domani in una ipotetica rivincita…
Allora congediamoci dagli amici tedeschi con un più sportivo “alla prossima” perché il calcio, ma tutti gli sport, sono solo un grande momento di festa e non possono essere presi a pretesto di bieche rivalse.