Elezioni,
essere o
non essere?
Di sicuro andremo a votare. Se non a novembre o dicembre (ma non credo) certamente ad aprile, maggio.
Il problema è con quale nuova legge elettorale ci andremo? Personalmente se non ci sarà un cambio nella legge, cioè rimarrà il cosiddetto “porcellum”, io andrò ad incrementare le fila dei non votanti. Se dovesse esserci un nuovo sistema allora bisogna capire quale sarà. Preferenze o collegi? Come preme il Pd oppure il Pdl? Premio di maggioranza o premio di coalizione? Torneremo al sano principio repubblicano “una testa un voto” oppure una semi lista bloccata ad appannaggio delle segreterie di partito?
Sempre personalmente mi auguro si ritorni alle preferenze.
Sono arcistufo di personaggi imposti da questo o quel segretario, senza alcuna competenza, spesso con una fedina penale sospetta, amici di amici compiacenti. Vorrei una classe politica meno arruffona, meno gargarozzona, più attenta alle esigenze dei cittadini che non alle proprie.
In buona sostanza vorrei eleggere un mio rappresentante, rappresentante in cui credo, che immagino e spero mi rappresenti appieno, non il rappresentante di un altro.
Chiedo troppo?